Dimenticate le fanciulle indifese salvate dal principe azzurro, le anime innocenti prive di qualsiasi peccato. Dimenticate le timorose protagoniste delle fiabe.
Tra queste pagine, sarà il lupo a dover scappare, i cattivi ad avere paura, il demonio a doversi guardare le spalle, perché c'è qualcuno più furbo di lui, qualcuno che non ha paura delle fiamme, perché brucia da sempre.
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Sarà un groviglio di anime diverse, vi sfido a scioglierlo, a trovare quel filo conduttore che le unisce. Sarà un rovo grondante di sentimenti rovinosi, dilanianti, non adatto a chi adora le rose, ma solo agli amanti delle spine.
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«Non sarei mai caduta» chiarisce presuntuosa, immobile, nella posizione in cui l'ho lasciata, come se avesse ancora il mio corpo addosso.
«Saresti caduta invece, con il tuo bel fondoschiena a terra» preciso, e un improvviso velo di soddisfazione le colora lo sguardo, illumina la sua bocca intrisa di compiacenza.
Maledizione che ho detto!
«Mi guardi il sedere Jon, non me l'aspettavo da te» mi canzona divertita, mantenendo quel portamento grondante di sicurezza che non mostra il minimo cenno di inflessione.
«No, ti guardo in faccia» sottolineo acre, reggendo i suoi occhi arditi, quei lineamenti maliardi bagnati dalla luce bianca che li rende ancora più candidi.
«È un modo gentile per dirmi che ho una faccia da culo?» domanda retorica, tirando quel contorno marcato a sangue, che si incaglia con prepotenza nei miei occhi, non lasciando spazio a nient'altro.
«Però...sei brava con le deduzioni»All Rights Reserved