
Ermal infila l'ultimo bottone in basso della camicia nella rispettiva asola e poi fa lo stesso con quello sopra e con quello sopra ancora, seguendo il percorso inverso delle mani di Fabrizio che solo poche ore prima scendevano, aprivano, scendevano. Ermal non ricorda molto, della scorsa notte, solo sprazzi di odori e colori e sorrisi che facevano un casino bestiale. [La mattina dopo l'Eurovision: post-sbornie, Metamoro e il mare incazzato di Lisbona.]All Rights Reserved