«Senti. Quand'è il tuo turno?». «Di pomeriggio dall'una alle quattro. Se devo fare gli straordinari resto fino alle cinque» lo informò il ragazzo confuso. Levi gli porse il bicchiere vuoto. «Verrò qui a bere il tè quando sarà il tuo turno allora» gli disse mentre prendeva il portafoglio per pagare. Eren e Petra si guardarono straniti ma felici allo stesso tempo. Il ragazzo non riuscì a togliersi il rossore dal viso. «Qual è il tuo nome, ragazzo?» gli chiese Levi dandogli i soldi. «Eren. Eren Jaeger» rispose lui prendendo il denaro. L'uomo guardò l'ora: le quattro e cinque. «Scusami se ti ho trattenuto oltre il tuo turno. Ci vediamo domani, Eren» lo salutò andandosene.