Heather Bennett, brillante ragazza liceale, torna a casa da sua madre dopo il suo anno all'estero a Londra. Heather, è una bravissima studentessa, ottimi voti a scuola, ama leggere e divertirsi con la
sua migliore amica: Phoebe.
Bradley Sanders, il solito ragazzo che ama divertirsi, non ama le relazioni stabili, prima che Heather torni a casa, si trasferisce con suo padre a casa della sua nuova compagna, nonché mamma della ragazza. Brad ama infastidire Heather, la prende in giro e le farà saltare i nervi più di una volta.
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TRATTO DA UN CAPITOLO.
Non c'era nessuno in casa, solamente io e lui, ero nervosa ed intimorita nello stesso momento. Si avvicinò a passi corti verso di me, passò il dito sui miei mobili, sui miei libri e sulle mie foto, arrivò a me e mi fece un giro intorno. Quando sentii la sua mano spostarmi una ciocca dietro i capelli, rabbrividii.
"Sei così bella e dannata, Heather..." mi sussurrò all'orecchio, leccandomi leggermente il lobo, il mio cuore iniziò a battere all'impazzata. Perché? Avrei dovuto avere schifo di lui, ma c'era qualcosa, quel qualcosa che mi faceva sempre avvicinare di più. Era il suo aspetto da cattivo ragazzo? O forse quegli occhi magnetici che mi divoravano ogni volta che gli passavo davanti? Oppure era quel sorriso smagliante? Questo non lo so ancora, ma c'era qualcosa che mi attirava a lui più del dovuto.
Questa è un'opera di fantasia. Nomi, personaggi, istituzioni, luoghi ed episodi sono frutto dell'immaginazione dell'autore e non sono da considerarsi reali. Qualsiasi somiglianza con fatti, scenari, organizzazioni o persone, viventi o defunte, veri o immaginari, passate o presenti è del tutto casuale.
[SEQUEL DI "A Silvia"]
#teacherxstudent
Non ero pronta ad affrontare l'ultimo anno.
Il fatto di aver perso il mio amato professore mi aveva fatto riflettere. In fondo le storie più belle sono quelle destinate a perire, e così era successo con la mia favola d'amore. Robert aveva chiuso ogni rapporto con me da quel fatidico giorno. Insegnare era la sua passione e non potevo privarlo di questa sua valvola di sfogo per un mio capriccio. Aveva annullato parecchie lezioni pur di non rivedermi, e questo mi aveva ferita a morte.
La cosa peggiore era doverlo rivedere dopo un'intera estate senza rivolgergli la parola. Era come se tutti i momenti più belli che avessimo passato insieme si fossero dissolti nel nulla non appena se n'era andato.
Robert, nonostante avesse sostenuto più volte di non volermi rivedere, non dimostrava affatto, come mi aspettavo, un atteggiamento distaccato. Ma se voleva riconquistarmi avrebbe dovuto fronteggiare ben due rivali accaniti.