Becky è una venticinquenne appena laureata che ha deciso di cercare opportunità di crescita fuori dal suo paese. Quando passa le selezioni per un posto da stagista presso una rinomata azienda di consulenza finanziaria in America non ci pensa due volte a fare le valigie e salutare tutti, ma il percorso non sarà liscio come lei aveva sperato. Si troverà in mezzo tra due capi responsabili, il capo anziano, prossimo alla pensione, che decide che lei potrebbe essere un buon investimento per l'azienda, l'altro, ventinovenne, che non solo non la vuole tra i piedi per mancanza di esperienza lavorativa, ritiene inoltre che lei non sia all'altezza dell'incarico. Becky comincerà ad odiarlo e il lavoro comincerà ad essere per entrambi luogo di scontri e litigi. Ma, si sa, il filo tra rabbia e passione a volte si assottiglia... - «E tu? A cosa credi?» «Io?» lo guarda sorpresa senza capire. «Sì. Vorrei che fosse chiaro che il motivo per cui ieri ci siamo allontanati insieme è che facevi leggermente pena qua seduta da sola a piangerti addosso.» Rapido come un getto di acqua fredda, doloroso come una puntura di calabrone. «Come può una persona arrogante e impulsiva come te essere a capo di un'azienda come questa?» si ricompone, sorridente e tagliente come una lama appena affilata. «Amo la sincerità. Senti, ora devo andare. Ci tenevo solo a chiarire la situazione in modo che con te non ci fossero incomprensioni. Anche perché sarebbe assurdo solamente pensare di poter credere ad una sola delle voci che si sentono oggi in questo ufficio. Da pazzi.» Poi gira i tacchi e se ne va. Lasciandola li in piedi come una cretina. -