"Pochi minuti dopo la porta a vetri si apre e la vedo: indossa un vestitino azzurro e delle converse bianche ed è come un'apparizione. La osservo mentre lei ancora non si è accorta di me, il suo viso è rilassato e i capelli biondi sono sciolti sulle spalle; mi chiedo come faccia a sembrare così tranquilla dopo le cose che le ho sentito dire al telefono poco fa. Mi sfioro il braccio tatuato e osservo la storia incisa li sopra, poi torno a guardare la ragazza davanti a me, che nel frattempo si è accorta della mia presenza e mi sorride avvicinandosi. "Wendy" penso. Ecco chi mi ricordava questa ragazza: lei è Wendy, senza ombra di dubbio. E prima che me ne renda conto lo dico per davvero, -Wendy- pronuncio quando lei è abbastanza vicina da sentire quella parola nonostante l'avessi pronunciata quasi a bassa voce. Inclina la testa e mi guarda come se fosse divertita: -Che hai detto?- mi chiede retorica. -Wendy- ripeto questa volta con tono sicuro. Faccio per continuare a parlare ma lei mi interrompe subito. -Non c'è bisogno di una spiegazione Niccolò, solo il fatto che tu mi chiami come lei, lo trovo un enorme complimento- " Artwork grafico by Alice Carfora © Il plagio totale o parziale della storia e del progetto grafico della copertina è severamente vietato.