Immaginate come sarebbe un mondo in cui le classi sociali sono nettamente divise in ricchi, poveri e di media classe.
Questo è ciò che accade nella città di Westbury, alcuni millenni dopo di noi nello stato di Holbrook, circa nel Giappone del futuro.
Dopo numerose e sanguinarie guerre dovute alla ribellione da parte di coloro che condividendo l'ambiente con persone di diversa condizione volevano eguali diritti, il Governo decise di dividere la città in quattro zone e tre classi sociali contrassegnate da diversi colori:
l'agiata zona Est destinata agli Scarlet, la classe ricca che ha accesso ad occupazioni ricercate e cariche prestigiose;
la selvaggia zona Ovest dimora degli Azure, classe povera che vive in piccole case di campagna e ha il permesso di fare solo lavori arretrati o mediocri;
la degradata zona Sud dei Verdant contenente l'Istituto e il Nido, formata da vecchi edifici dell'anteguerra e infine la zona Nord, sconosciuta.
Ben presto Elizabeth Arnold, quindicenne figlia di un senatore, si rende conto che ci sono numerose discrepanze all'interno della società in cui vive, ma non il tipo di incoerenze intuibili a prima vista: decide dunque di contattare Kimberly Appleby, contadina dell'Ovest, l'unica che potrebbe capirla, l'unica uguale a lei. Assieme all'impertinente orfano Tristan Hardwick e al geniale sedicenne Levi Bullock, rispettivamente Azure e Verdant, cercheranno di cambiare il mondo in cui vivono, scoprendo anche alcuni segreti, qualcosa che va oltre l'ordinario e i limiti dell'umanità: iniezioni in grado di far provare sentimenti, acquisire caratteristiche o...vedere le emozioni raffigurate fuori dal corpo delle persone.
Riusciranno i quattro ragazzi a fare i conti col loro passato e, al contempo, a salvare il loro futuro, facendo aprire gli occhi ai loro coetanei resi ciechi?
- L'aria è morbida. Calda e dorata.
Cigni dal collo lucente sorvolano lenti
l'immenso labirinto
in cui mi sto perdendo.
Jamal, vieni con me, sussurra.
La sua veste porpora mi sfiora,
luccica nell'ombra del vialetto
poi scompare tra le siepi spesse.
Lascia un profumo tiepido dietro di sé,
scolora il filo della ragione.
La seguo, anche se non dovrei.
Anche se è proibito.
Anche se, forse, domani
io non sarò che cristallo.-
(Jamal _ 15 ottobre 2094 _ La Dinastia)