Maestri samurai

«Signore, sono i migliori. Sono loro che hanno portato alla gloria il nostro esercito, non può credere che siano in grado di fare una cosa del genere. Sarebbero considerati dei ronin, sarebbero disonorati e l'onore è tutto per un samurai.» inginocchiato davanti al daimyō, il signore del villaggio, c'era il generale superiore dei samurai. Dopo istanti di silenzio il signore si alzò in piedi fissando fuori dalla porta semiaperta facendo un cenno quasi impercettibile al generale che si alzò a sua volta, sguainando la katana e rimanendo immobile a difesa del suo signore.
«Chi è là? Vieni fuori e fatti vedere se ne hai il coraggio!» la voce del signore era sicura e potente ma nessuno si fece avanti. Il generale si avvicinò alla porta e la aprì completamente controllando chi c'era nelle vicinanze, nemmeno un'ombra si mosse.
«Motoichi! Questo è un ordine! Uno per volta o tutti assieme, ma loro non devono più esistere!» il generale rinfoderò la katana e guardò spiazzato il suo signore, poi fece un inchino prima di congedarsi.