Anima da guerriero, cuore da soldato

Il vento primaverile soffiava tra i rami di quel centenario glicine, che era stato li prima di loro e chi sa quanti anni dopo la loro morte sarebbe ancora stato li...era il momento e la magia stava per avvenire, quella magia che si sarebbe intrisa per sempre tra quei fiori violacei. Grace si sedette sull'altalena e afferro le corde con tanta forza da farsi diventare le nocche bianche. Era nervosa di essere li con lui, non era la prima volta che erano soli, anzi, lei stessa aveva constatato che quando erano distanti dal resto delle persone emergeva la parte migliore di lui quella seria e profonda che le faceva tremare le mani e che le accendeva il cuore. La aveva invitata a casa sua per conoscere il padre e per tutta la sera si era comportato da perfetto gentil uomo, ma ora che erano li e il silenzio della sera aleggiava tra loro, Grace si era fermata a pensare alla motivazione di tutto quello che era successo, due anni che conosceva e amava quell'uomo, due anni che stavano insieme e cosa sarebbe successo se la missione in Iran fosse andata male...non sarebbe potuta sopravvivere senza la sua unica e sola metà. I suoi pensieri furono interrotti dalla carezza che lui le aveva rivolto
"Diavolo come fa è essere così perfetto... devo smetterla di guardarlo con gli nocchi da pesce lesso" Il ragazzo che ormai conosceva la sua ragazza perfettamente sorrise quando ella corrugò la fronte e abbassò lo sguardo, si sedette sull'erba e lei tra le sue gambe dandoli la schiena così che lui la potesse stringere a se, era tutto ciò che volevano entrambi in quel momento, Grace credeva che nulla potesse rendere quel momento più perfetto ma si sbagliava perchè lui era pronto a stupirla ancora una volta....