corsi a vedere e ciò mi fece male più della morte. Felpato, mio fratello, inginocchiato in una stradina, una dozzina di morti attorno a lui e un dito Un solo dito davanti le sue ginocchia. Rideva forte, rideva ma non era la sua risata Non era il latrato che tutti gli abitanti di Hogwarts in sette anni avevano sentito almeno 5 o 6 volte al giorno Non era la risata che accompagnava tutte le nostre malandrinate Non erano le risate che avevo sentito dopo Hogwarts, quando insieme organizzavamo innocui scherzi da fare perché Malandrini non si smette mai di esserlo. Era una risata vuota, priva di sentimenti..una risata frustrata, la risata che conteneva tutto il dolore che Sirius portava dentro dalla morte di Marlene e che adesso si stava riversando tutta così. Dopo poco un'orda di dissennatori volavano sopra la sua testa e una squadra di Auror si materializzò al suo fianco. Il panico mi attanagliò in una stretta il cuore e cercai di urlare tutto con il fiato che avevo in "corpo", urlai e mi sentii impotente, urlai e realizzai che nessuno oltre noi sapeva del cambio del custode segreto da Sirius a Peter, urlai e ciò che ne uscì veramente fu solo un filo di voce -Felpato..- Continuate a leggere se volete scoprire come, secondo il mio modesto parere, la storia continua e le emozioni non finiscono mai.All Rights Reserved
1 part