Credo di sapere che la mia vita non era normale sin dall’inizio…ma non pensavo fino a questo punto.
Credo che nessuno posso descrivere la mia vita in poche parole. Nemmeno io che l’ho vissuta con occhi di terrore, ci riuscirei.
Credo che nessuno abbia mai provato così tante emozioni in così poco tempo, e io non me ne capacito ancora.
Credo che la mia vita era stata appesa a un filo; oppure con due strade separare.
Dovevo scegliere:o la vita o la morte, il giusto o il sbagliato, l’amore o l’odio, la luce o le tenebre.
Credo che in un momento di terrore scegliamo sempre la cosa sbagliata o facciamo la cosa sbagliata. In questi momenti siamo le tenebre.
Oppure in un momento di coraggio o di benessere scegliamo sempre la cosa giusta o facciamo la cosa giusta. In questi momenti siamo la luce.
Ma io non avevo da scegliere. Io non dovevo pensare o riflettere sulla cosa. Io non dovevo reagire. Io non dovevo fare niente, solo dipendere da quella persona che era le mie tenebre, facendomi risvegliare tutto il mio oscuro passato. Io non potevo fare niente, neanche avere la mia libertà. Io ero schiava.
Credo che a nessuno piaccia questa parola. Può sembrare esagerato, ma credetemi non è così. Uno schiavo si dice privo di libertà personale e dei diritti civili. Libero di essere sé stesso. E io dovevo decidere, ma non potevo, le tenebre mi risucchiavano.
Ma la luce, la purezza, o come vogliamo chiamarla, credo che mi volesse aiutare. Cercando di affrontare tutto insieme, con amore. La mia luce, che se la toccavo troppo potevo bruciarmi, mi consumava.
La guerra tra essi è iniziata:e io dovevo scegliere chi mi rendeva finalmente libera….