Visioni di Morte

Il 6 giugno del 1944, il giorno dello sbarco in Normandia, avrebbe segnato l'inizio della controffensiva degli Alleati contro la morsa nazista sull'Europa. O almeno così sarebbe stato se i Morti non si fossero rialzati dalle loro tombe, affamati di carne umana.
Lo sbigottimento e l'incredulità lasciarono rapidamente spazio al terrore e alla disperazione mentre la più atavica paura dell'uomo, ancor più antica della paura della morte, si faceva realtà; vedere i propri cari perduti e i loro corpi, spossessati di ogni memoria, facoltà di raziocinio ed emozione umana, rimettersi in piedi come marionette di carne animate dal solo insaziabile istinto di nutrirsi dei loro simili viventi.
Lo scenario di guerra aveva già prodotto un'incalcolabile quantità di corpi, e la Fame dei Morti ne produsse ancora di più. Ogni individuo caduto sotto le fauci dei risorti aumentava le fila della più grande armata della storia, un'armata che non conosceva debolezza, riposo o tregua. Solo cieca ferocia.
Tredici anni dopo gli unici baluardi di umanità resistono non grazie a vincoli di fratellanza e solidarità, ma attraverso l'odio, la paura e la repressione delle più crudeli dittature mai immaginate.
Nel resto del mondo non vige legge. Solo la Fame dei Morti.

Chi vive in Italia e si interessa di giochi di ruolo difficilmente non conosce Sine Requie e la sua ambientazione fantastorica-horror.
In questa sezione raccolgo due storie che ho messo insieme in occasione di due edizioni del concorso "Visioni di Morte", indetto dagli autori per premiare il miglior personaggio originale con la pubblicazione. Nonostante non sia riuscito a raggiungere la vetta del podio sono rimasto legato ai personaggi che ho immaginato e descritto. Mi piacerebbe farne qualcosa di più, oppure fare in modo che siano di ispirazione per scrivere qualcos'altro. Pubblicarli qui è il primo passo.