Max, dopo aver portato la propria relazione con Jules al capolinea, ha deciso di partire per la tournée lasciando Jules da sola a raccogliere i pezzi del proprio cuore dal pavimento.
Jules, anche se ha cercato di eliminarlo completamente dalla propria vita, non ci è riuscita granché perché, durante i sei mesi in cui Max è stato in giro per l'Europa in tournée, ha continuato a cercare notizie su di lui, riguardandosi oltretutto le sue esibizioni fino allo sfinimento.
Max, d'altro canto, non ha fatto altro che cercare di cancellare Jules dalla propria vita provando a sostituirla con altre innumerevoli ragazze, ed è ritornato involontariamente ad essere quell'orgoglioso dongiovanni che era stato un tempo, anche se Jules ovviamente non ha mai abbandonato i suoi pensieri.
Quando però alla fine della tournée Max scompare del tutto, risultando irrintracciabile, come recita il vecchio detto: lontano dagli occhi, lontano dal cuore... è proprio grazie a questo che Jules decide di andare avanti con la propria vita, di superarlo, e di cercare di oltrepassare le difficoltà legate al tremendo rapporto che ha con se stessa.
Ma una chiamata, una sola chiamata, basta a cambiare le carte in tavola.
Dopo quasi tre mesi di completa assenza dalla sua vista, ma non dai suoi pensieri, Jules riceve una notizia che forse mai si sarebbe aspettata in quel momento... Max è tornato in città.
AVVISO: 1. Per evitarvi spoiler e anticipazioni di qualsiasi genere, vi consiglio la lettura della storia che trovate nel mio profilo con il nome di "At Home, Again".
2. All'interno della storia troverete descrizioni molto dettagliate di scene esplicite, pertanto consiglio la lettura di tali capitoli solo se consapevoli dei temi maturi affrontati.
"Uno novembre.
Ore zero quattro e sette di mattina.
Il soggetto è esausto, sembra delirante.
Si muove con lentezza nell'ombra, non reagisce agli stimoli.
I muscoli fanno scatti improvvisi e i farmaci non funzionano.
È un topo da laboratorio, gira e rigira nella sua ruota.
Non riesce a fermarsi, farnetica e fatica a stare dietro ai suoi pensieri.
E a quello che gli viene detto.
Quando chiude gli occhi, non percepisce la realtà, il suo respiro si intensifica e l'affanno diventa tale da non permettergli di riaprirli se non nel buio più totale.
Nella sua testa si ripete solo un'immagine: lei, con la pelle di luna e i capelli di sole.
Nuda tra le sue braccia.
Il soggetto sono io.
E non so più dove ho messo la testa."