Sogno di una notte di mezz'estate [SHERLOCK BBC]
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Ongoing, First published Jul 22, 2018
[Collaborazione a quattro mani delle autrici @AnitaDoyle95 e @TheEerieEden]

***

La storia di cui si sta per narrare parla di quattro personaggi, uniti in un'avventura ottocentesca fatta di amori celati, magie, sotterfugi, ed emozioni sussurrate.
Miss Anna Bernardi, domestica tuttofare sebbene un po' impacciata, giunge al civico 221B per servire fiumi interminabili di tè sotto gli occhi freddi e scrutatori del detective più famoso d'Inghilterra: Sherlock William Scott Holmes, uomo dalle mille risorse ma detentore di un misfatto ai danni di un'innocente fanciulla dalle mistiche doti. 
Miss Gwendolyn Blomst, giovane di origini danesi e secondogenita di una famiglia altolocata, viene promessa in sposa ad un uomo che non ama, e null'altro che una fuga d'amore riesce a vedere come soluzione al suo dramma.
John Hamish Watson, ex medico militare, si ritroverà così a fare i conti con una guerra tutta nuova, quella dei sentimenti.
Il dilemma intorno al quale tesserà l'intera trama sarà solo uno: seguire il proprio cuore rinunciando al dovere o soccombere al grigiore delle regole di una società improntata al rigore e all'obbedienza?
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29 parts Ongoing

Eterocromia. Ecco la cosa che mi ha distinta da sempre. Quei bisbigli dei bambini appena passi che ti definiscono una "strega" o una "fata" oppure i rifiuti dei ragazzi perchè "i tuoi occhi mi fanno paura". Si passa la vita a cercare un'equilibrio ed io perdo già in partenza: un occhio verde e un occhio azzurro. Nonna ha sempre detto che è stato un segno del destino, un segno che io alle regole non ci sarei mai stata. Mi fanno sentire in trappola, bloccata e imprigionata. Ho bisogno di fare tutto a modo mio e di ascoltare solo me stessa. Io mi do le regole. Io decido. Questa è stata la mia filosofia di vita per tanto tempo, prima che la gente cominciasse a sbattermi porte in faccia dandomi della viziata. Quando la scuola ha cominciato a chiamare nonna per il comportamento ho capito che era il momento di mettermi dei paletti e di trovare un equilibrio tra ciò che era giusto e ciò che era sbagliato. Gli occhi però sono l'unica cosa che resta ancora come prima. L'unica cosa che un equilibrio non lo troverà mai. Ed è bello così.