Amy è una diciassettenne come tutte le altre, con delle piccole differenze: non si droga, non fuma, non beve ed è ancora vergine.
E se tutto questo cambiasse?
E se Amy diventasse tutto ciò che i suoi genitori temono?
TRATTO DALLA STORIA:
La macchina di Justin si fermò in un parcheggio buio, in una collina che dava ad un tramonto mozzafiato, in cui regnava una discoteca abbandonata da molti anni.
Lui scese,apri la portiera per far scendere anche Amy, per poi farla sedere sul cofano della macchina, lui stava di fronte a lei, in piedi mentre prendeva la sua canna dal porta sigarette per poi portarla alla bocca ed accenderla.
Uno, due, tre tiri erano già stati consumati dalle sue labbra carnose e morbide.
Lei lo fissava senza dire una parole, finché il suo cervello iniziò a dare i numeri.
"Passami quella canna" disse Amy guardandolo negli occhi e, dopo aver visto il volto di Justin cambiare espressione e muovere il capo in segno di negazione, gli prese la sigaretta dalle mani e la portò alla bocca.
All'inizio tossí, poi si abituó a quella sensazione fantastica.
Lui continuò a fissarla, i capelli, gli occhi, le labbra, ogni suo lineamento lo faceva uscire pazzo.
La prese per un braccio e la trascinò verso il muro della discoteca, sbattendola su di esso.
"Dio solo sa quanto ho voglia di baciarti"
Disse lui mentre i loro visi erano vicini, i respiri irregolari.
Lei fece un altro tiro dalla canna, per poi espirare sul suo viso.
"Cosa aspetti?"
Rispose lei guardandolo negli occhi.
Lui si avvicinò e sfiorò le sue labbra con un tocco delicato, quasi inesistente, le morse il labbro inferiore e da lì, la lingua di Justin chiese il consenso ad entrare nella bocca di lei, che acconsenti senza problemi.
Adesso erano lì, con i respiri incrociati, le mani di lei nei capelli di lui, mentre tiravano leggermente.
Le mani di lui nei fianchi di lei, mentre avvicinavano i loro corpi l'uno contro l'altro. Dio solo sapeva cosa sarebbe successo quella sera.All Rights Reserved