se per superare una rottura ci fossero dei tutorial su youtube non servirebbero mesi interi nel tentativo di trovare qualsiasi modo per guarire.
sicuramente sarebbe più facile, si risparmierebbero troppe lacrime e bevute chilometriche per cercare di scordare un paio d'occhi capaci di amarti e ignorarti in un solo sguardo.
sarebbe facile, sì, ma non sarebbe reale.
un nuovo taglio di capelli, una birra tra amici di vecchia data, la palestra, una corsa al lungomare, un piatto straboccante di pasta, nuove conoscenze, nuove fiamme e un sabato sera in discoteca potrebbero aiutare ad allietare quell'abisso che c'hai dentro che per esserci neanche ti ha inviato un avviso.
le lacrime, le urla, le birre bevute tutte d'un colpo, i sensi di colpa, "avrei potuto fare di meglio" e le giornate vuote passate a letto a chiedersi il perché danno valore all'amore vissuto e che adesso non c'è più.
molte volte nella mia vita ho pregato di essere una di quelle a cui non frega proprio niente degli altri, quelle a cui puoi dire e fare qualsiasi cosa ma che ne rimangono illese,
una di quelle col cuore di ghiaccio che niente e nessuno è in grado di sciogliere: magari sarebbe stato più facile, avrei risparmiato tanto dolore, ma non sarei io.
forse è sempre stato il mio destino quello di aspettare il bus che non passa, il treno in ritardo, le belle giornate mai arrivate, le persone che quando le guardi ti riempiono il cuore mentre ho solamente trovato quelle che mi bagnavano le iridi di quel liquido che ormai conosco fin troppo bene.
non nego il fatto che ho pensato tante volte di non meritare quegli attimi di felicità che ti prendono la testa e te la fanno gettare chissà dove permettendoti di non pensare più a niente, oppure a quell'amore che ti da così tanto che poi non sai più dove metterlo.
questa sono io, un'eterna insoddisfatta che cerca ancora quelle giornate che vorresti mettere in loop per sempre, di quella risata spaccaossa e quell'amore che forse non è destinato ad arrAll Rights Reserved