«L'essere è e non può non essere; il non essere non è e non può essere», così diceva Parmenide. Se si fosse sbagliato? Se ci fosse un luogo, da qualche parte dentro di noi, dov'è possibile scrutare oltre i limiti della carne e, forse, pefino dell'anima? "Finestra sul nulla" è un vecchio racconto che scrissi anni fa. Non è il massimo, ma piuttosto che lasciarlo ammuffire preferisco condividerlo con chi avrà la bontà e la pazienza di leggerlo. Il racconto risente un po' troppo dell'influenza di Lovecraft, ma se riuscite a chiudere un occhio sul protagonista "ingessato" e a digerire uno stile vagamente bizantino, be', divertitevi.