|Bucky Barnes - Steve Rogers Fanfiction.|
(storia in revisione)
Ora che parte degli Avengers è marchiata come "criminale",che il governo si affanna per ritrovare i fuggitivi , un nuovo nemico è pronto a prendersi la vendetta che brama da anni.
Quando Wanda sparisce nel nulla e Tony viene ferito gravemente, Fury decide di riunire il resto degli Avengers in gran segreto e di chiedere l'aiuto di chi, in passato, l'ha già aiutato.
Iris e Allison sono due sorelle senza cognome, dal passato fittamente intricato a quello di Fury e oscurato da un fitto velo di mistero. E se per Iris stare a contatto con una parte dei Vendicatori non è una novità, per Allison è un mondo totalmente nuovo.
Tra vecchie conoscenze e amicizie nuove, tra sentimenti soffocati e altri messi in bella vista, tra sfacciataggine e timidezza, tra azione e paura, pericolo e morte, per le due sorelle e gli Avengers è arrivato il momento di risolvere un fitto mistero, che affonda le radici in un passato non troppo lontano.
[La storia è in collaborazione con @ElisabethPrime.]
[La storia non segue fedelmente i film, infatti alcuni avvenimenti verranno modificati.]
Eterocromia. Ecco la cosa che mi ha distinta da sempre.
Quei bisbigli dei bambini appena passi che ti definiscono una "strega" o una "fata" oppure i rifiuti dei ragazzi perchè "i tuoi occhi mi fanno paura".
Si passa la vita a cercare un'equilibrio ed io perdo già in partenza: un occhio verde e un occhio azzurro.
Nonna ha sempre detto che è stato un segno del destino, un segno che io alle regole non ci sarei mai stata. Mi fanno sentire in trappola, bloccata e imprigionata. Ho bisogno di fare tutto a modo mio e di ascoltare solo me stessa. Io mi do le regole. Io decido.
Questa è stata la mia filosofia di vita per tanto tempo, prima che la gente cominciasse a sbattermi porte in faccia dandomi della viziata.
Quando la scuola ha cominciato a chiamare nonna per il comportamento ho capito che era il momento di mettermi dei paletti e di trovare un equilibrio tra ciò che era giusto e ciò che era sbagliato.
Gli occhi però sono l'unica cosa che resta ancora come prima. L'unica cosa che un equilibrio non lo troverà mai. Ed è bello così.