«Sono sempre rimasto in silenzio,
non ti ho chiesto mai nulla,
forse per paura di dirti qualcosa di sbagliato,
forse per il terrore di fare cambiare la tua opinione su di me.
Ho sempre annuito a tutto;
sono rimasto al tuo fianco indipendentemente da come mi trattavi;
più e più volte mi sono preoccupato nei tuoi confronti.
Ti ho accompagnato nei momenti più bui, cercando di diventare quella piccola fiamma che avrebbe illuminato il tuo cammino in questo schifo.
Ho sempre cercato di essere la causa dei tuoi sorrisi.
Ho recitato così tante volte di essere un'altra persona;
ho vissuto una vita che può dirti di non appartenermi.
Ho sempre versato così tante lacrime per te;
mi sono frantumato come quel vaso che mi hai lanciato contro, ti ricordi com'è andato in pezzi al contatto con il suolo?
Bene, in quel momento il mio cuore ha fatto la sua stessa fine;
ho passato così tante notti a raccogliere i cocci del mio cuore;
ho trascorso ore e ore nell'inutile tentativo di ricucirmi l'anima, la stessa che tu hai strappato quando mi hai vomitato addosso tutto ciò che pensavi.»
[...]
«Ma... anche se la ragione mi ripeteva di andarmene, di dimenticarti, quel povero cuore distrutto ha continuato a desiderarti come un dannato.»
[...]
«Credo di essere masochista,
non riesco a starti lontano.»
[...]
«Per favore, tienimi ancora con te.
non lasciarmi andare via, non lo sopporterei...»