L'uomo che avrebbe dovuto proteggere la sua vita da ogni male, in realtà altro non è che un cinico bastardo, sarcastico fino al midollo, stronzo di nascita e tremendamente bello di natura. Lo aveva sempre considerato un mostro. Lilith viveva la sua esistenza nella convinzione che prima o poi avrebbe convinto suo padre a scrollarselo di dosso così come si fa con un cumulo di polvere sulla spalla. Ma ancora una volta stava cadendo in errore. Minosse era diventato la sua ossessione e liberarsi di lui il suo unico obiettivo. Perchè si sa, no? Quando si ha la ferma convinzione di aver compreso tutto ciò che si vuole dalla vita, ecco che lei rimescola le carte in tavola e ti fa cadere con il sedere per terra. E quella volta, Lilith capì una cosa davvero importante, un fattore che le era sempre sfuggito come acqua tra le dita. Il mostro era senza dubbio lui, ma lo ero anche lei. In un modo lontano da quello che tutti conoscono e immaginano, dove la morte e l'amore convivono dopo essersi scelti con la stretta di due mani, Lilith dovrà fare i conti con sè stessa, con i demoni del passato che vorranno raggiungere il suo futuro e con un uomo dalla quale non riuscirà mai a farsi accettare. La vita è ironia. O una serie di tremendi clichè dai quali l'essere umano viene travolto. Il filo che le divide è abbastanza sottile . Lilith Hell, vittima dell'ironia del mondo, non lo sarà anche dei cliché. "Avresti dovuto sapere sin dall'inizio che non si gioca con l'uomo nero, piccola Lilith". "Tu non hai nessun potere sulla mia vita Minosse". "Ti sbagli" sorrise mellifluo " Ti sbagli Bambolina. Ricorda che il Burattinaio, sono io". 24.10.18 Primo in classifica per #possessione 24.10.18 Secondo in classifica per #personalità 02.11.18 Primo in classifica per #doppiapersonalità 25.11.18 Primo in classifica per #explicit 29.12.18 Terzo in classifica per #adult