Questa é la storia di una ragazza, troppo fragile per vivere, ma troppo codarda per morire. É un'autolesionista, e non riesce a smettere di tagliarsi la pelle. Non capisce che si sta solo facendo del male, ma quando incontra un'amica speciale, tutto cambia. quell' ex ragazzo che era la causa di quei tagli ora é solo un ricordo, e quella maledetta lametta é rinchiusa nel cassetto. Sembra tutto felice, ma la sua amica muore. La protagonista, colta dal dolore, ricomincia ad autolesionarsi e tenta il suicidio. Fatica sprecata; infatti si risveglia in un letto d'ospedale in coma, con gli occhi aperti, paralizzata, e con una macchina che la tiene in vita. Mentre é in coma, viene a trovarla il suo ex, che si scusa con lei per il dolore che le ha portato, ma lei ormai non si muoverà mai più. Lei ha ancora la facoltà di pensare, e la sua mente e il suo corpo vogliono ricominciare a vivere, perché la vita é bella. Ma i suoi genitori decidono di staccarle la spina, per non farla soffrire fisicamente e muore. Quando voleva morire continuava a vivere, ora che voleva vivere, é morta.
É il mio primo libro e spero che vi piaccia :) accetto critiche e suggerimenti. Buona lettura ♡
SOFT DARK ROMANCE.
Lui è l'inferno, lei il paradiso.
Lui una nuvola nera, lei bianca.
Sono poli opposti, eppure, lui è tremendamente attratto da lei.
Vivienne Sinclair è quella ragazza che preferisce stare per conto suo, leggere un libro al posto di parlare, stare con i suoi pochi, ma buoni amici, evitare i guai e i problemi, e provare ad affrontare ogni cosa con il sorriso sempre sul volto.
Asher Thorne è un casino. Sempre nei guai, con il broncio perennemente sul viso, caotico, l'anima della festa, sulla bocca di tutti e desiderato da tutte.
Tuttavia, nonostante le infinite dissomiglianze, Asher non riesce a smettere di pensare a Vivienne, per un motivo o per un altro.
Lui è determinato, se vuole qualcosa, la ottiene.
Ma Vivienne è un osso duro, non sarà per niente facile provare a farla cedere.
Però una cosa è certa: Asher non ha proprio intenzione di lasciare la loro partita al destino.
Perciò adesso, devono giocarsi bene le loro carte.