Moonchild 🌙 * Namjin *

"Plasmare la loro volontà tramite il bastone e la carota. Insegna loro l'obbedienza.
Che scena meravigliosa, vero?
Ma non è colpa dei cani. Fare tutto quello che l'uomo desidera, accettando di buon grado il collare imposto. Ebbene è un concetto assolutamente inspiegabile per me"
In una società del cui aspetto utopistico non ci accorgiamo nemmeno, Kim Namjoon, un ragazzo che ha ormai raggiunto la veneranda età di 24 anni, cos'ha da offrire?
Elementare: il suo mondo. Quel mondo che si è costruito attorno e che non ha voglia di lasciare andare, nemmeno per il proprio bene. Quelle idee, quegli ideali spesso molto mutevoli ma che non lo lasciano mai, lo fanno rimanere appeso a quel pensiero fisso che ossessiona la mente di ogni scrittore: il successo.
Ebbene, avere successo oppure non averlo affatto sono concetti che vanno talmente di pari passo.. poiché si può averne in tanti aspetti della vita, coronando i propri sogni, e al tempo stesso essere costretti ad accorgersi di tutte le lacune che ci si ritrova in tutti gli altri aspetti, o meglio persone, lasciati indietro.
Lui lo capisce, eppure non comprende. Se ne accorge, ma non si cura dei minimi dettagli del concetto.
4 semplici parole, e cambia tutto, anche per un uomo che per una vita intera ha seguito sempre e solo se stesso, e i propri sogni, senza mai voltarsi indietro, senza mai chiedere l'aiuto di nessuno.
"C'è qualcun altro adesso"
Infinite schegge di vetro scintillante cadono dal cielo come fossero pioggia incessante che si rovescia incontrollata solo su di te, oh tormentato figlio della luna, nel momento in cui ti accorgi che forse quelle convinzioni che avevi una volta, non possono bastarti.
Tutto risiede nello scoprire se colui che possiede e reclama il tuo animo e metà di te ha ancora voglia di starti a sentire. Di vedere la tua luce riflessa, da degno figlio della luna che sei, ancora una volta.

Se un cane ti spingesse giù da un dirupo, rimarrebbe comunque il "migliore amico dell'uomo"?