Il racconto di stile Asimoviano narra in prima persona le vicissitudini di un robot, che, arrivato nella sua "vecchiaia" si interroga sull'esistenza come farebbe un qualsiasi umano, eppure con lui tali ragionamenti possono essere sensati? Può una macchina creata dall'uomo provare sentimenti,oppure sono solo delle semplici risposte ad impulsi esterni? I sentimenti umani sono davvero qualcosa di più?