Katherine era consapevole di quello che faceva, era cosciente che togliere la vita ad un essere umano non era certo un qualcosa di cui andar fieri, era un lavoro sporco, lo sapeva bene, ma qualcuno doveva pur farlo e chi meglio di lei che si considerava da sempre ella stessa quello sporco che affrontava quotidianamente. Aveva davvero pochi ricordi della sua nascita, della sua gioventù, non un volto, una voce, un profumo, il buio più assoluto. Uno dei pochi ricordi impressi nella sua mente e nel suo cuore risaliva alla sua infanzia, quando lo strigo Geralt di Rivia la prese sotto la sua ala, proteggendola da ogni male, proprio come farebbe un fratello maggiore. Ma questa assurda assenza di sentimenti ed emozioni l'aveva portata ad essere così. L'avevano portata ad essere Katherine. - Non possiedo i personaggi di Attack on Titan e di The Witcher. -