Cornovaglia, futuro.
Ogni persona ha diritto ad un miracolo e, quello di Marie Walker, è il riuscire a sopravvivere al suo mondo.
Un mondo perso in una guerra di cui non si ricorda nemmeno l'inizio, se non come una pura leggenda, nata da quella che poteva essere una benedizione: l'invenzione della pillola Luna, l'unico farmaco capace, attraverso una modificazione dei geni, di conferire al corpo umano la facoltà di rigenerarsi in pochi secondi, facendo scomparire con le ferite anche il dolore.
Un'innovazione, che, però, nessuno ha pensato di testare prima di mettere sul mercato, portando, così, alla fine dell'umanità per come la conosciamo.
Per ogni umano con una dose, è nato un licantropo: creature capaci di mutarsi in lupi, con la brama del sangue e dotate di un'intelligenza così affilata da riuscire a costituire, in poche centinaia d'anni, una propria cultura.
L'odio che ne è scaturito, poi, è stato solo una naturale conseguenza, così come il fatto che, nonostante il passare del tempo, le fazioni non siano mai riuscite a riunirsi.
I lupi, nascosti nei loro boschi, sono ormai da cento anni sottomessi alla forza degli umani, che, dopo un'iniziale serie di sconfitte, sono riusciti a rifarsi grazie alla "Muraglia": un'imponente costruzione di cemento armato ripresa come protezione in ognuna delle loro città-rifugio e progettata non da meno che dal bisnonno di Marie.
Lei, che porta nel sangue il peso di una gloria che non sente sua, cerca di sopravvivere all'amore malato per Garreth, il suo fidanzato; il matrimonio combinato voluto dal padre e la sua passione per le sere di tempesta.
E sarà proprio in una di queste, quando sembra che le cose possano finalmente migliorare, che tutto avrà fine.
Labbra rosse, occhi color smeraldo ed un cuore nero come l'ebano: la morte non è mai sembrata tanto dolce.
Fra le atrocità commesse dall'animo umano, spesso si dimentica la più crudele rivolta al genere femminile: la caccia alle streghe.
Perdurata per secoli, raggiunge il suo apice nella metà del Seicento. Donne morte, donne malate incomprese, donne "volubili" e donne incantatrici: non esiste cura per loro, solo la forca.
1654.
Ophelia è una giovane abitante della ormai tiepida e spenta comunità di Salem. Qui mancano i soldi, manca la condivisione, ma certo non si scarseggia di paura. Ophelia non è sposata, e i suoi lunghi capelli rossi sono una macchia difficile da nascondere, soprattutto agli occhi del fratello Adam. Lui, che della bramata sorella vive e respira, preferirebbe uccidere che lasciarla andare.
Una sventura, però, destinata ad accadere quando il lord Uriah Donovan irrompe nelle loro vite.
Lui, signore della città, con le mani sporche del sangue di centinaia donne innocenti in tutta la contea. Lui, il lord cacciatore di streghe, ora davanti alla loro porta con la vecchia promessa di avere in sposa la giovane.
E cos'è il matrimonio per una donna libera, se non l'ennesima delle prigioni?