«Tu potresti salvarmi» disse lui.
Lei, con lo stomaco sottosopra e il labbro fra i denti, tentennò.
Salite e discese, questo era il ritmo stancante della loro ingarbugliata relazione, di quell'amicizia improbabile, di quel gioco in cui vince chi è più ferito o disordinato.
Un gioco difficile da comprendere, senza regole, senza barriere, senza solitudine.
Eppure, in quell'istante in cui i loro occhi s'incontrarono, lei si sentì più sola che mai.
«Non so se ne sarei in grado.»
«Sì che lo sei.»
«E cosa te lo fa pensare?»
Giovanni si asciugò le lacrime che avevano iniziato a tirargli la pelle, arrossandola. Si lasciò andare a un mezzo sorriso.
«Mi fido di te. E non sei come gli altri.»
«Ma io non ho neanche imparato a vivere, Giò. Sono sopravvissuta, ma non ho ancora imparato a vivere.» Adele cercava in tutti i modi di scappare dalla verità con tono quasi lamentoso, a voce bassa.
«Imparerai, ne sono certo.»
«Come fai ad esserne così sicuro?»
«Perché saremo insieme, Del», Giovanni le accarezzò una guancia con delicatezza, per non farla andare via. «Perché saremo insieme.»
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Per Giovanni la musica è come l'ossigeno: indispensabile. Ed è grazie a questa passione se i suoi occhi incontrano quelli di Adele, una ragazza fuori dal comune che graffia con un solo sguardo. Ma non è solo questo a spaventare Giovanni. Lei scappa, fugge sempre prima o poi, e lui dovrà cercare di afferrare la sua mano tutte le volte che la sentirà andar via, perché Adele è così.
Adele è selvaggia, libera, viva.
Eppure, alla fine, si dice che tutti gli animi fugaci trovino la propria casa. Un posto per il quale vale la pena restare, per non fuggire più.
Una storia d'amore forte e travolgente, un miscuglio di passione e follia.
Questa è la storia di Giovanni e Adele.
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SE VI BECCO A COPIARE VEDETE IL MIO AVVOCATO. Spero di essere stata chiara.All Rights Reserved