Un giovane pianista, la sua passione per la musica e la una carriera stroncata sul nascere.
La notte del 12 novembre 1935, il cadavere di William Rowington venne trovato riverso in una pozza scarlatta, dalla sorella Emma di soli sette anni.
Accanto al suo corpo, gli spartiti di una marcia funebre, erano sparsi sul pavimento impregnato di sangue.
Gli stessi spartiti che, il suo amico Abel, si affrettò a bruciare prima dell'arrivo della polizia.
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