Caro lettore/lettrice,
Questa lettera la dedico a te.
La voglio dedicare ai momenti, quelli tristi, quelli allegri, quelli che ti lasciano sola, quelli che invece ti dicono che hai qualcuno accanto da tenere forte e vicino al cuore.
Questa la voglio dedicare ai sogni appesi, si, come la canzone di Ultimo, quelli che anche a te nascondono i sorrisi migliori dietro la tua solita ansia, le tue solite paure, i tuoi soliti momenti in cui credi di non essere abbastanza.
Poi voglio dedicarla ai baci che non si danno, quelli che teniamo appesi alle labbra, alla punta del naso, alla fronte.
Alle dita che non si intrecciano, agli attimi che non si colgono, ai genitori che non capiscono, e a quelle volte che nelle parole ti sei perso/a troppo.
Voglio dedicarla a te e tu dovresti dedicarla a te stesso/a, a quelle volte in cui guardandoti non hai visto la persona che vorresti essere, non hai visto la forza che hai, e che potresti avere.
Questa va a te uomo/donna, bambino/a, ragazzino/a, principe/principessa o re/regina, non importa, qualunque cosa tu voglia essere puoi esserlo, nessuno può metterti in un angolo, nessuno può lasciarti indietro, nessuno può dirti che non sei mai abbastanza, perché tu abbastanza non lo sei mai stato/a, sei stato/a molto di più, e lo sei ancora, resta chi sei, resta la mia poesia preferita.Tutti i diritti riservati