•A Levihan fanfiction/ An Attack On Titan fanfiction•
~Gli eventi narrati non fanno parte della storia di Isayama, ma sono di mia pura invenzione. Risalgono al periodo antecedente all'arruolamento di Eren e gli altri e si protraggono fino ad un futuro diverso dall'originale~
•Descrizione:
Hanji e Levi si conoscono già da qualche anno ma, in qualche modo, sentono che è ciò che non riescono a dire all'altro, ciò che dell'altro non capiscono, a legarli in modo speciale: sulla strada per diventare qualcuno, è importante distinguere stima professionale e pura compassione, dal sentimento rivolto a ciò che ci manca, di cui siamo privi e vorremmo tutto per noi, perché ci completa e ci permette di essere qualcuno nell'intera pienezza del termine.
•Dal testo:
"Eppure, la cosa certa è una sola: non si è più gli stessi dopo un addio.
A lei, non sarebbe riuscito a dirlo mai. E neppure avrebbe accettato che fosse capitato il contrario. Semplicemente, non poteva pensarla lontano dopo quello che era successo tra loro. Ed era impossibile per Levi, che esistesse qualcosa come la morte che invece se ne infischia del bene che vogliamo alle persone, e del significato che esse assumono nella nostra vita, e ce la strappa, invidiosa.
Tremò al solo pensiero, così la strinse più forte, cercando di convincersi, e riuscendoci per qualche attimo, che nemmeno la morte avesse il potere di portargliela via. Lei, tutto ciò che desiderava e gli era rimasto.
Così la strinse, fino a sentirne i respiri e il petto che si riempiva e svuotava per permetterle di essere ancora lì,
ancora un po',
ancora con lui.
E furono nuovamente pelle a pelle e, almeno quella notte, nessuno avrebbe detto addio a nessuno.
Non quella notte,
non un addio.
E lo confortò soltanto il pensiero che Hanji potesse pensare lo stesso; che neppure lei volesse dirgli addio.
Non quella notte,
non addio.