Eccolo lì il pugnale, ciò che Mark avrebbe tanto voluto non sentire mai, ciò di cui si vergognava profondamente: il bullismo psicologico che gli aveva inflitto fino a qualche anno prima. Mark non ne andava affatto fiero, si rese conto col tempo che, nonostante tutte le cattiverie che gli avesse fatto, Donghyuck era sempre accanto a lui, lo cercava, lo difendeva e lo aiutava se era necessario. Mark non si era mai scusato per ciò che aveva fatto, e si sentiva responsabile della condizione mentale instabile del più piccolo, avranno davvero fatto così male quelle parole? 《Tu invece a che pensi?》 I suoi sensi di colpa vennero interrotti dalla flebile voce di Doghyuck che, sempre disteso sulle gambe di Mark, osservava un punto indefinito del soffitto di quel magazzino, la vista era già venuta meno. Mark sospirò prima di parlare, non sapeva se era il caso dire una cosa del genere in quel momento, se Hyuck fosse scappato in un altro ricordo mentre era già intrappolato in quello, Mark lo avrebbe perso per sempre accelerando solo la sua morte, il cervello del minore sarebbe andato in tilt, ma Mark non voleva lasciarlo andare senza essersi prima scusato con lui, che questo avesse accelerato le cose o meno, Mark doveva scusarsi per tutto il male che gli aveva fatto. 《Pensavo... che sei una bella persona...》 2018.11.02
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