PROLOGO Cammina, cammina più veloce, ancora più veloce, un passo dietro l'altro. Dai, forza, cammina... ora corri, corri, corri! È dietro, lo sento, lo vedo. Non ti girare. Forse è stata solo un'impressione, quella di aver visto un fantasma, eppure sembrava reale. Vòltati, non lo vedo più. Però non fermarti, svolta qui a destra, adesso. Ora rallenta e guarda indietro. Ascolta: tutto è silenzio. Non c'è più, sento che non c'è più. Respira, tranquilla. Ti eri proprio sbagliata. Era solo frutto della tua immaginazione. Cammina, cammina, non avere paura. Non c'è più nessuno, né davanti né dietro. Sei sola e puoi calmarti. Respira, respira, respira con calma. Provo ad aprire la bocca per incamerare ossigeno, ma non ci riesco. La vista si ottenebra, non vedo più niente. Mi manca il fiato e percepisco solo il mio respiro, che sta morendo nella trachea, dove qualcosa mi stringe, mi blocca, facendomi boccheggiare. Tanti piccoli aghi mi si conficcano in gola. È così caldo, un caldo che mi soffoca, che mi attanaglia. Mille goccioline di sudore mi strisciano lungo la schiena come un serpente velenoso. È così caldo che non riesco a respirare. Un caldo agonizzante. L'aria, resa rovente dalla temperatura esterna, quando per un attimo entra nei polmoni lascia un gusto amaro. Aiuto, aiuto! urla la mia voce muta, dentro la testa. È un sogno, un incubo. Aiuto, aiutatemi! Non riesco a emettere alcun suono. Tanto non cambierebbe niente. Non vedo nessuno, non sento nessuno. Sono sola.All Rights Reserved
1 part