Era sera, una buia sera di inizio dicembre, sola come non mai, abbandonata ai miei orribili pensieri.
Fissando il soffitto cominciai a pensare alla settimana appena trascorsa, alla scuola, allo studio e al tempo libero trascorso fra una traccia di una canzone e uno sbuffo per la noia.
Chiusi gli occhi e lasciai che il vuoto mi risucchiasse insieme al buio e alla frustrazione che stavo provando, che bello essere confusi.
Pensai e ripensai ai giorni appena trascorsi e rivivendoli capii che non c'era stato proprio niente di buono ed entusiasmante.
"Che vita piatta e monotona" pensai.
Vibrò il telefono riposto sul comodino, allungai la mano e lo accessi,quest'ultimo tremò ancora causando in me un fastidio tremendo.
"Hei, scusa il ritardo stavo fuori con gli amici, come va?"
23:20 il cuore fece un salto, ma niente di speciale, aprii la notifica per vedere se fosse veramente lui pensando invano che la mia vista mi avesse giocato un brutto scherzo.
Da lui:
"Hei, scusa il ritardo stavo fuori con gli amici, come va?"
Il mio cuore fece un altro salto,
A lui:
"Tutto bene, te?"
Visualizzato alle 23:25
Che bello essere ignorati , pensai.
Continue...
Lei e lui, così simili quanto diversi.
C'è solo una cosa chiara: si attraggono entrambi sessualmente.
Riuscirà il suo ostentato controllo a non sfociare in pazzia?