Lei è l'assassina perfetta. Un'orfana russa salvata dalla pena di morte alla quale era stata condannata per essersi brutalmente vendicata contro i killer che avevano ucciso suo padre. Addestrata a essere spietata, le è stata data una nuova vita, una nuova identità. I mandanti che la pagano (profumatamente) si fanno chiamare i Dodici. Lei non sa nulla di loro, risponde solo a Konstantin, l'uomo che di volta in volta le affida le missioni.
Lei è Villanelle. Una sociopatica vera, bellissima e irresistibile. Ossessionata dalla moda. Attaccata al lusso che il suo mestiere violento le offre. Senza coscienza. Senza senso di colpa.
Eve Polastri è la donna che le dà la caccia. La prima a capire che la serie di efferati omicidi che sta sconvolgendo l'Europa non è opera di un uomo. Eve è la brillante ma annoiata addetta alla sicurezza dell'MI5, con l'incarico di offrire protezione speciale a soggetti in visita nel Regno Unito, che per un errore perde il posto.
Ma fermare un'assassina spietata può diventare più che un lavoro.
Può diventare una faccenda personale.
Un'ossessione.
Avete presente l'attimo in cui ci si trova di fronte a un bivio?
Sì o no.
Giusto o sbagliato.
Vero o falso.
Amiche o nemiche.
Cosa sarebbe successo nel carcere di Cruz del Sur se Macarena, il suo primo giorno, fosse davvero stata assegnata alla cella di Zulema?
Come sarebbero cambiate le cose fra le detenute?
E soprattutto cosa ne sarebbe stato di Macarena e Zulema?
Ecco ciò che ho immaginato io, raccontato per lo più dagli occhi di Zulema.
Disclaimer: ovviamente alcuni dialoghi o avvenimenti fanno parte della serie, altri sono modificati, ma gli eventi cambieranno per la maggior parte, sto scrivendo la storia frutto della mia immaginazione.