Nella città che ha ospitato la tristezza, la solitudine, il malessere di questa ragazza fragile e molto condizionabile che sono e nell'oscuro cielo che l'ha vista abbattersi, cadere, sporcarsi e rialzarsi difficilmente inizia a fare breccia uno spiraglio di sole che illumina il suo sguardo e le schiarisce la mente. Allo stesso modo nel cuore di lei si comincia a diffondere una sensazione piacevole di tepore: è confortevole, allietante, rassicurante. Curiosa di scoprire questa realtà alternativa, fatta di emozioni positive, lei esce di casa e cammina per le strade della città. Nel frattempo lascia che il profumo dei fiori, i suoni della natura, le risate gioiose dei bambini le riscaldino il cuore e la facciano sentire rinata. Non mancano, però, quei piovaschi improvvisi che spesso riconducono la sua anima a quell'antica sensazione di titubanza, dolore, sofferenza in una maniera così intensa, da arrivare a farla quasi pentire di questo nuovo inizio, di aver deciso di prendere in mano la propria vita. Ma, quando a un certo punto vede apparire in cielo un arcobaleno, sorride e si alza da terra decisa. Tira un sospiro a occhi chiusi e, poi, decide di affrontare con coraggio le intemperie esterne. Corre, corre, corre all'infinito, finché non apre le braccia e alza la testa gridano felice: "Io amo me stessa!". Questa è la sua vita, la mia vita, e nessuno riuscirà mai a far calare di nuovo nel mio cuore le tenebre e a strapparmi il sorriso.
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