Napoleone Bonaparte, un nome che tutti avranno letto almeno una volta sui libri di scuola. C'è chi l'ha adorato, chi odiato, chi umiliato e chi glorificato. Ma siamo sicuri di conoscerlo veramente? Come si sa la storia è scritta dai vincitori e lui, il più grande dei vincitori, perse la sua battaglia più importante. Dietro la figura del generale vittorioso e dell'imperatore glorioso si nasconde un solitario, estremamente complesso, incompreso che ha condotto la sua lotta personale contro un mondo che opprime sogni, speranze e ambizioni. Un uomo che, nonostante le calunnie, le accuse, vere e presunte, affascina tutt'ora per la sua mente brillante, per le straordinarie doti tattiche, strategiche e di pensiero. Un ufficiale la cui ambizione sfrenata ha recato anche e, forse soprattutto, gravi danni, dolori e sofferenze all'intera Europa, ma che ha donato quella libertà, quella giustizia e quell'uguaglianza che l'umanità attendeva da secoli, e che nessuno avrebbe potuto più cancellare. Una figura storica la cui esistenza è stata un breve passaggio per la creazione di un'era completamente nuova, in cui nulla sarebbe stato più lo stesso, nonostante i numerosi tentativi di ristabilire l'Ancien Regime. "Sono nato quando il paese stava morendo, trentamila francesi vomitati sulle nostre coste, ad affogare i troni della libertà in mari di sangue, tale fu l'odioso spettacolo che colse per primo il mio occhio. Le grida dei morenti, i brontolii degli oppressi, le lacrime di disperazione circondarono la mia culla sin dalla nascita" "Tutte le persone celebri viste da vicino perdono di dignità" "L'idea di dedicare monumenti agli uomini che si sono resi utili ai popoli è onorevole per le nazioni; converrebbe solo lasciare ai secoli avvenire la cura d'innalzarli, quando essi confermano la buona opinione che si formò dapprima degli eroi"
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