Aut-aut diceva Kierkegaard, un filosofo che ho studiato a scuola, quelle due parole messe insieme significano questo o quello, presumono una scelta che nel mio caso è vivere o morire. Una scelta è difficile per definizione ma non sono una ragazza che molla. Ci vuole coraggio a stare qui in questa casa di cura psichiatrica ma non mollerò. Sono seduta alla scrivania della mia stanza vicino alla finestra e come ogni giorno scrivo i miei pensieri, il problema? È che ogni volta torno a leggere il mio passato e seppur io non mi metta a piangere fa male come una pugnalata al cuore. Volto il capo verso l'ampia finestra e vedo passeggiare le persone, le vedo ammirare i fiori, alcuni pregano nei luoghi più appartati del giardino mentre io sono qui, vincolata moralmente a questo maledetto diario. Almeno ho trovato la mia lei.All Rights Reserved
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