Ore 4.30
Silenzio. Buio. Sdraiata , con il mio sguardo perso nel vuoto.
Silenzio. Ma la mente è così rumorosa, così tanto , al tal punto di togliermi tutte le energie per far sì che qualche arto del mio corpo possa muoversi.
Immobile.
Sento una goccia che pervade e bagna il mio viso. Una geometria perfetta, che in qualche nano secondo , riesce a farsi sentire da uno dei nostri sensi : il gusto.
Amaro.
Amaro, come ciò che vive dentro di me.
Ma io mi sento distante, mi sento distante perfino dal mio corpo. Mi sento distaccata dal resto del mondo.
Osservo un involucro davanti allo specchio.
Non mi riconosco.
Mi tocco , mi cerco, mi studio.
La mia essenza è così lontana dall'immagine che vedo riflessa. La mia essenza. La mia anima, è volata via dalla sua gabbia. Dalla sua prigione.