Story cover for Say something ➳H.S by ragazzainvetro
Say something ➳H.S
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Ongoing, First published Jun 13, 2014
Preso da un capitolo :
Harry era indecifrabile alle mie spalle. Lo sentivo come si sentiva il cambiare delle stagioni, come l'arrivo di una tempesta che destabilizzava il marinaio. Mi osservava eppure non diceva niente, mi guardava in piena crisi e fingeva che non avessi bisogno di lui, come se non lo sapesse che la mia intera vita dipendeva dal colore dei suoi occhi la mattina, dalla premura delle sue mani, dalle smorfie della sua bocca appena aperta, ora che la luce del  giorno poteva appartenerci come se ci avesse aspettato per sempre, come se avessimo sprecato solo secondi vitali. Mi cingeva le spalle mentre i singhiozzi inondavano la stanza. Mi sussurrava parole dolci all'orecchio. Cercavo conforto nelle sue parole, ma il dolore era troppo forte. Mi aveva colpito, stavo affogando nelle mie stesse lacrime. Un tempesta senza fine. Brad aveva vinto, aveva finalemente ottenuto quello che voleva. Vedermi soffrire.

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#10romanticstory
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Era stata sul punto di morire. Ogni respiro una pugnalata nei polmoni, ogni battito del cuore un colpo sordo, violento, come se la vita stessa stesse tentando di fuggire da quel corpo spezzato. Aveva chiuso gli occhi, annientata, e la disperazione l'aveva avvolta come un sudario. Una lacrima - calda, disperata, salmastra - le era scivolata sulla guancia, tracciando una linea di resa mentre la bacchetta le cadeva dalle dita ormai intorpidite. Il Mangiamorte avanzava con lentezza calcolata, godendosi l'agonia della preda. Ogni suo passo era un colpo di martello nella mente di Hermione. Le gambe non rispondevano, ogni fibra del suo corpo era scossa da brividi incontrollabili. La fine era lì, nuda e crudele, pronta a ghermirla. E proprio quando il destino sembrava chinare la falce, l'aria esplose. «Expelliarmus!» La voce-familiare, impossibile, un urlo spezzato che lacerò il silenzio come una lama affilata-le trafisse i timpani e la disperazione. Si voltò di scatto, incredula, come se anche solo girare la testa potesse infrangere un'illusione troppo fragile per essere vera. E lo vide. Draco. Pallido come un cadavere, tremante, le vesti lacere e sporche di fango e sangue. Ma furono gli occhi a colpirla più di ogni altra cosa: pieni di qualcosa che non sapeva definire. Dolore. Rabbia. Colpa. Determinazione. Quegli occhi erano incollati ai suoi, e sembravano dirle tutto e niente. «Non dirlo a nessuno,» sussurrò. La voce gli uscì a fatica, roca, come se ogni parola fosse un peso insopportabile. E poi sparì. Un attimo e non c'era più. Inghiottito dall'ombra, come se non fosse mai esistito. Hermione rimase lì, in ginocchio, il cuore che ancora cercava di capire se battere per il sollievo o per l'orrore. Con la morte alle spalle e un enigma davanti agli occhi.
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«Caro Harry, Più volte hai avuto dimostrazione di quanto sia terribile la mia vita. Mi chiedevi sempre se avessi paura di morire, io ti ripetevo ogni volta che prima o poi capita a tutti e che non c'è una ragione specifica. La morte non mi ha mai spaventata eppure eccomi qui, indecisa, a cercare un reale motivo per rialzarmi o uno per farla definitivamente finita.» Un amore finito, a causa di una scelta degli innamorati stessi, dove poca speranza di lunga felicità stava davanti a quella coppia unitasi soltanto perchè la passione era stata più forte della virtù. È stato il motivo principale, se non forse l'unico, per dividere due persone che si amavano, esponendo uno ad esser tracciato dalla volubilità, e l'altra ad essere derisa per le sue speranze deluse, gettando tutti e due nel dolore più cocente. Un amore che combatteva le insicurezze, le paure e forse anche i demoni che non se ne sono completamente andati. Short story. idea by @maryglee1D cover by @zaypnotic All rights reserved.