Lei, Nora Bianchi, dolce, sensibile ma carismatica. Un'artista, agguerrita se serve, anzi, diciamolo: è una che sa tirare fuori gli artigli, se necessario.
Lui, Leonardo Incanti, dipinto dell'arroganza, della strafottenza, desiderato per il suo aspetto esteriore, ma nessuno sa cosa c'è davvero dietro a tanto narcisismo ed estrosità. Tutto questo all'apparenza, però. Neppure una di quelle persone che gli girano intorno sa davvero che persona è realmente questo studente di lingue.
Due persone che più diverse di così non possono essere: come il sole e la luna, come il fuoco e l'acqua, come il giorno e la notte.
Ma si sa, l'apparenza inganna, specialmente quando gli occhi della gente si limitano ad osservare il superfluo. Questo capita sempre, soprattutto quando si frequenta una scuola d'arte: i soliti e tristi stereotipi integrati nella vita di ogni studente amante dell'arte.
Due studenti del liceo "Botticelli" di Firenze, dove le ostilità tra linguistico e artistico sono all'ordine del giorno. Se ci si iscrive all'artistico è di prassi odiare quelli del linguistico, e viceversa.
Due mondi destinati a scontrarsi, nel bene o nel male. Due opere d'arte andate a collidersi contro una tela di lino bianca. Il sole e la luna, che invano cercano di non incontrarsi durante un'eclissi.
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