Il telefono squilla giusto mentre sto finendo di riporre i pattini. Lo pesco dalla tasca della tuta e stringo le labbra in una linea sottile. Sul display c'è scritto "Paparazzi" e la suoneria, che s'interrompe appena accetto la chiamata, è l'omonima canzone di Lady Gaga. «Ehi, amore,» rispondo e mi incastro il cellulare tra spalla e orecchio, in modo da avere le mani libere per tirare la cordicella dello zaino e poi chiudere le fibbie. Sono stanco, voglio andare a casa e anche se sono contento di sentire Il'ya mi invade la malinconia al pensiero che sia lontano. Proprio oggi. Questo racconto è un piccolo sprazzo sul futuro dei personaggi del mio libro d'esordio: "Sogno di una notte". Quindi contiene qualche SPOILER. Io vi ho avvisato ;) Se siete interessati il libro lo trovate qui: https://www.amazon.it/Sogno-una-notte-Nykyo-ebook/dp/B06XKNB85Q/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1527284136&sr=8-1&keywords