Dalla storia: "Solitamente, preferisco starmene nella mia camera, da sola. D'altro canto...credo che per me stessa, sia meglio così. Quando alzo il mio sguardo però, oltre ad incrociare quello di quattro ragazzi...i miei occhi riescono stranamente a perdersi negli occhi di uno di loro che continua a fissarmi come scosso. Con le lacrime agli occhi, non riesco neanche a far giustizia al povero ragazzo ormai morto, aprendo la bocca per una frazione di secondo e continuando a scrutare il ragazzo dinanzi a me. Un ragazzo dagli occhi cerulei, la mascella serrata, i capelli chiari non troppo lunghi ed un volto totalmente sconvolto...quasi quanto il mio. Stèp, sta parlando a lui e agli altri ragazzi, ma lui stesso...non riesce più a spostare i suoi occhi da qualche altra parte. Per non parlare poi della sua maglia e delle sue mani tatuate...letteralmente imbrattate di sangue. Qualcosa dentro di me, comincia a smuoversi, mentre io ed il ragazzo continuiamo a guardarci negli occhi senza riuscire a pronunciare neanche una parola. -Filippo, mi stai ascoltando?- Domanda Stèp, attirando l'attenzione del ragazzo, che si volta velocemente verso il suo capo. Io invece, non riesco più a smettere di guardarlo. I suoi occhi nei miei...hanno dato vita ad un qualcosa che non sento di non riuscire ad abbandonare tanto facilmente. Le lacrime smettono improvvisamente di scorrere dal mio viso, mentre nel mio stomaco, una sensazione mai provata prima, comincia premermi dentro. Le farfalle che ho sempre pregato di voler sentire...hanno appena spiccato il volo".
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