«Diventate così caste la mattina. In netta contrapposizione allo scenario in cui vi trovate: un uomo nudo con la voglia di fottervi ancora, lenzuola sgualcite, preservativi sul pavimento, bottiglia di vino vuota e..il profumo di sesso nell'aria. Incantevole e paradossale.» Continuo il mio monologo sentendomi appagato dal disagio che proprio non la vuole cessare di crescere in lei. «Finte timide.»Prendo una boccata di fumo riversandolo poi sul suo volto e scoppiando a ridere. «Perché mi dici questo?» Finalmente cerca di parlare ricordando come di solito si conversa con un'altra persona. «Perché è la verità, Giulia.» Mi sollevo di poco per raggiungere il posacenere sul comodino e spegnere la sigaretta. «Io amo la verità.» Ritorno nella posizione precedente, appoggiando le labbra sulla sua pelle bollente. Scosto le lenzuola dal suo corpo e le divarico senza alcuna delicatezza le gambe. «Quanto ingannano le apparenze tesoro, neanche te lo immagini.»