Nicole,stufa del quartiere in cui vive,stufa dei genitori troppo severi,dei suoi amici e della vita che conduce,un giorno dopo l'ennesima discussione con i genitori decide di raggiungere Marta,una sua cara amica a Milano,seguita da suo fratello Michael.
A Milano le cose inizialmente andranno abbastanza male,ma poi conosce delle persone che le cambieranno la vita,troppe bugie,ma tanto amore affronteranno i protagonisti.
PEZZO TRATTO DALLA STORIA:
<Mirko...c'è una tua foto...>gli dico confusa indicando sulla parete della metro Quella grandissima foto,con su scritte cose a me incomprensibili.
Cosa vuol dire "RKOMI"?
Lui,sbarra gli occhi per poi farmi girare dall'altra parte dove però c'è la medesima foto con le stesse scritte.
<Che cosa significa tutto questo?>gli chiedo nervosa.
Lui sospira e mi prende per mano per poi obbligarmi ad abbracciarlo.
Continua a non rispondermi,e questo mi innervosisce molto.
<Sono un rapper.Faccio il cantante,e sono famoso>rivela con un tono dispiaciuto.
<Non capisco...Mirko...spiegati meglio!>grido spazientita.
Che cavolo significa "Sono famoso"?
Perché me lo dice ora?
<Andiamo a casa,ti spiego dopo >e mi prende per mano per poi entrare nella metro che va a tutta velocità.
STORIA COMINCIATA IL 9/03/19
INTERAMENTE DI NICOSOGNASEMPRE
❌VIETATO COPIARE❌
Eterocromia. Ecco la cosa che mi ha distinta da sempre.
Quei bisbigli dei bambini appena passi che ti definiscono una "strega" o una "fata" oppure i rifiuti dei ragazzi perchè "i tuoi occhi mi fanno paura".
Si passa la vita a cercare un'equilibrio ed io perdo già in partenza: un occhio verde e un occhio azzurro.
Nonna ha sempre detto che è stato un segno del destino, un segno che io alle regole non ci sarei mai stata. Mi fanno sentire in trappola, bloccata e imprigionata. Ho bisogno di fare tutto a modo mio e di ascoltare solo me stessa. Io mi do le regole. Io decido.
Questa è stata la mia filosofia di vita per tanto tempo, prima che la gente cominciasse a sbattermi porte in faccia dandomi della viziata.
Quando la scuola ha cominciato a chiamare nonna per il comportamento ho capito che era il momento di mettermi dei paletti e di trovare un equilibrio tra ciò che era giusto e ciò che era sbagliato.
Gli occhi però sono l'unica cosa che resta ancora come prima. L'unica cosa che un equilibrio non lo troverà mai. Ed è bello così.