Angelica è una ragazza di diciassette anni, bionda, con un bel sorriso e tanti pensieri nella testa che delle volte la tormentano e delle volte la aiutano ad addormentarsi. Il suo premuroso fratello spezza-cuori è il più bello della scuola, gioca a basket e ha ai suoi piedi tutte le ragazzine che non fanno altro che provare ad attirare la sua attenzione e mantenerla costante per più di un giorno, senza mai riuscirci.
La storia è raccontata in prima persona da Angelica che non si sente mai come tutte le sue amiche, a lei importa se qualcuno sta male, si dispiace le urlano contro, non vorrebbe prendere in giro i ragazzi e ridere con le amiche di loro, non si innamora dopo due giorni di una persona e vuole passare tutte le ore con lui, non sa se l'amore è qualcosa che fa venire le farfalle nello stomaco o fa andare in tilt il cervello. Crescerà nel corso di questo racconto, passerà da avere la prima cotta per un ragazzo che non si decide a parlarle chiaro, a non capire se realmente la persona che aveva sempre escluso da una possibile relazione con lei è forse quella più giusta nella sua vita. Passa da essere la ragazza più felice al mondo ad avere gli occhi lucidi e piangere in silenzio in camera sua, da sentirsi forte per affrontare la vita da sola e bastarsi ad avere il bisogno di una persona al suo fianco che la stringa forte e le dica che non è sbagliata.
Tante saranno le esperienze, le litigate, le amicizie perdute e quelle ritrovate, le lacrime per amore e i sorrisi per chi c'è sempre stato e sempre ci sarà, la gelosia, la felicità e la tristezza. Angelica proverà a capirle tutte e alla fine si lascerà andare? Confesserà i suoi sentimenti o rimarrà per sempre con il rimorso di non averlo fatto?
Cassie Brooks ha una grande certezza nella vita: Reed Westbrook ha fatto di tutto per cercare di rovinargliela.
Sfortuna vuole che lui sia riuscito ad entrare prima di lei nell'università che ha sempre sognato, la Stanford, e questo per Cassie è solo uno dei tentativi di Reed di farla dannare.
Questo però è il suo anno. È stata finalmente accettata alla Stanford ed ha trovato un piccolo appartamento abbordabile in cui stare senza gravare sulla madre. Avrà un coinquilino certo, ma sempre meglio delle spese ingenti di una camera a Stanford. Non le resta che cominciare a informarsi sui requisiti dell'MCAT per entrare post-laurea nella "Stanford School of Medicine" e convincere il coach della squadra universitaria di atletica a metterla tra i velocisti.
Ma sopratutto: eviterà come la peste Reed Westbrook.
In fondo, il campus è grande e quante probabilità ci sono che dopo due anni lui sia ancora uno dei migliori velocisti della sua generazione? Magari si è infortunato nel frattempo.
Ciò che Cassie non ha considerato però, è che esattamente come lei, ogni velocista ha una caratteristica fondamentale: non si ferma mai fino a quando non ha tagliato la linea del traguardo.
𝓑𝓮𝓷𝓿𝓮𝓷𝓾𝓽𝓲 𝓪𝓵𝓵𝓪 𝓢𝓽𝓪𝓷𝓯𝓸𝓻𝓭 𝓤𝓷𝓲𝓿𝓮𝓻𝓼𝓲𝓽𝔂! 🎓
"𝒲𝒽𝑜 𝓌𝒾𝓁𝓁 𝒸𝓇𝑜𝓈𝓈 𝓉𝒽𝑒 𝐹𝒾𝓃𝒾𝓈𝒽 𝐿𝒾𝓃𝑒?"