C'erano giornate così di plastica che a volte Harry si domandava se avesse senso viverle. Se avesse potuto fare un buco nel calendario ed eliminarle, in quel momento l'avrebbe fatto volentieri. Sapeva che prima o poi quelle notti di silenzi sarebbero state crepate da bisbigli senza senso e cigolare acuti, mascherati da colpi di tosse. Se inizialmente aveva desiderato che il momento arrivasse, perché del silenzio e dell'attesa non ne poteva più, in quel frangente stava rimpiangendo la sua sfacciataggine. Si girava e rigirava nel letto, senza trovare pace, aggrovigliandosi nelle coperte, nel suo corpo, in mezzo a quei desideri senza logica, segnati dall'usura del tempo e dal senso di irrealizzabilità che li imbottigliava come scarafaggi. Voleva alzarsi, liberarsi dell'impiccio delle lenzuola, andare fuori dal cottage e buttarsi nell'acqua gelida della piscina, come aveva fatto quella mattina. Ma allo stesso tempo, voleva restare, sentire, soffrire.
Dalla Spagna all'Italia, Ester non ha mai smesso di fare ciò che amava: ballare. Quella passione che l'accompagnava da quando aveva tre anni e che non avrebbe mai potuto abbandonare.
Ma il suo palcoscenico ha bisogno di diventare più grande, Ester ha la necessità di una piattaforma di lancio. Questa sarà proprio Amici di Maria De Filippi.
Passione, amicizie, insegnamenti e...
«Ballare per me stessa è sempre stato un bisogno primario, ma ballare per qualcuno? Oh, non c'è concorrenza»
Una ballerina. Un cantante. Un sogno condiviso: spaccare.
«Non sei sola, stella»
( 1 in #amici 12/11/24 )