Liverpool, 1962
Jude è un marinaio. Maxwell lavora all'università. Vengono da mondi completamente diversi e, almeno sulla carta, non potrebbero mai stare assieme.
Ma delle volte, basta un causale incontro in un locale per cambiare ogni cosa...
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"Semplicemente, non aveva mai visto un blu di quel tipo. Pensò a tutti i suoi viaggi, a tutte le tratte che aveva percorso in nave, ai porti in cui era attraccato, alle porzioni di oceano che aveva imparato a conoscere nel corso degli anni. Pensò al mar dei Caraibi, a quell'azzurro quasi trasparente, che in un attimo mutava, assumendo tonalità decisamente più scure. Ritornò con la mente al Mar Egeo, a largo delle isole greche, dove nei punti più profondi, l'acqua sembrava colorarsi di una particolare tinta di verde. Gli vennero in mente anche i mari del nord, lungo le coste norvegesi, in cui, a seconda del periodo dell'anno, si vedevano diverse sfumature di blu, alcune così intense da far credere che non ci fosse un fondale sotto tutta quell'acqua, altre che d'inverno arrivavano a sfiorare i toni del grigio.
In nessuno dei suoi ricordi riusciva a trovare lo stesso blu che colorava gli occhi di quel ragazzo. "
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Lunga One shot di circa 19.000 parole. Grazie a chiunque leggerà!
Sicilia, anni '50/'60. Una lunga passeggiata fra i borghi più belli, un fiore magico sempre profumato, due sorrisi uguali che si specchiano, occhi che brillano silenziosamente, intrecci che si snodano in baci.
Harry e Louis, due persone così diverse eppure tanto simili. Si ritroveranno ad innamorarsi fra le strade sconosciute di una bellissima Sicilia sotto le zagare.
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Il sole baciò la loro pelle, le loro braccia nude, i loro volti. Il calore che entrambi emanavano era piacevole, irradiava nuove sensazioni ed elettrizzava quei lembi di pelle che si toccavano. Luigi voltò appena il capo, incontrando la sua fronte ampia e liscia, posandovi sopra un bacio ad occhi chiusi.
Harry si lasciò andare ad un sorriso così leggero da sentirsi quasi estraniato dal mondo. Aveva sempre decritto Luigi in quel modo: soffice, delicato, azzurro. E non seppe spiegarsi il perché ma negli occhi aveva il mare ed era l'unica cosa che gli veniva in mente quando si perdeva a guardarlo. Luigi era azzurro.
Il riccio alzò il mento e cercò le sue labbra, che si lasciarono subito trovare. Fu un bacio lento e mozzafiato.
Bastava che lo sfiorasse solamente affinché il respiro gli venisse meno.
Il cuore di Harry si fermò in quel momento così bello e disegnato nella sua mente. I baci a fior di labbra divennero numerosi, uno dietro l'altro come se non fossero in grado di smettere e di lasciarsi andare.
In quel piccolo angolo di paradiso, si sentirono finalmente in pace, nessuno poteva toccarli.