Avevo solo diciassette anni, eppure sapevo già quale fosse il mio destino: sposare Robert Schliemann, il figlio dei più grandi soci di mio padre. O almeno, pensavo di dovermi arrendere a questo, ad essere il trofeo della firma di un semplice contratto. Chissà se al mio matrimonio, invece di "congratulazioni", avrebbero detto "bell'affare". Proprio quando meno sarebbe convenuto, eppure più lo necessitavo in realtà, mi innamorai. E Dylan non era uno di cui innamorarsi, soprattutto io, che non avevo il diritto di innamorarmi. Eppure un piccolo atto di ribellione, l'infrazione di una sola e semplice regola, mandò tutto a rotoli, fino a restituirmi la mia vita.
Figlia di un freddo magnate automobolistico, Stephanie dopo la morte della madre riesce a trovare conforto solo nella fotografia e negli abbracci di Maggie, la governante. Nonostante la solitudine e il senso di incompletezza, può dirsi abbastanza soddisfatta della propria vita: lavora come fotografa per una nota rivista di moda e ha accanto a sé una grande amica. Tutto svanisce quando suo padre le comunica il suo desiderio, quasi l'ordine, di vederla sposata con un suo nuovo socio, un certo Ryan Ashbey.
L'uomo è giovane, di bell'aspetto e sembra anche gentile, tuttavia come si può accettare un matrimonio combinato sulla base di soldi e aspetto?