Tengo a specificare che questa storia è stata scritta agli albori dei miei approcci alla scrittura, e che si presenta, pertanto, semplice e/o povera di tanti fattori che ho appreso durante il mio percorso, che continua a evolversi di giorno in giorno.
Quando Bruce si imbatte in Zelda non ha idea che nella sua vita nulla sarà più come prima.
Lo stesso vale per Zelda, la quale non ha idea del radicale cambiamento che porterà Bruce nella propria.
Zelda è ebrea.
Scappata da Auschwitz, crede di aver trovato un po' di pace tra gli alberi di un bosco che sembrano segnare l'inizio della sua rinascita. Crede di poter ricominciare da capo, costruirsi una vita degna di essere vissuta. Quando incontra Bruce, giovane SS figlio di un ufficiale nazista, tutte le sue speranze crollano.
Per Bruce è odio a prima vista, per Zelda paura. Con il tempo, tuttavia, impara a conoscere i pregi e i difetti che si nascondono dietro la ragazza che crede di odiare. Zelda capisce, invece, che dietro l'arroganza di Bruce si nasconde invece un ragazzo confuso e insicuro.
Nonostante le grandi differenze tra i due, a seguito di vari scontri, nasce complicità, che si trasforma in affetto e successivamente in amore.
Inizialmente ad unirli è il volersi lasciare alle spalle una vita che non sentono loro, ma, pian piano, il voler stare insieme si fa strada nei loro cuori, e così pensano all'America, dove forse riusciranno a costruire la vita a cui entrambi ambiscono.
Linguaggio semplice.
Perdonatemi per eventuali errori di ortografia.