𝐒𝐨𝐟𝐭 𝐝𝐚𝐫𝐤 𝐟𝐚𝐧𝐭𝐚𝐬𝐲 𝐫𝐨𝐦𝐚𝐧𝐜𝐞 «Se ci fosse un modo per estirparti dal mio essere, lo userei. E invece mi ritrovo a strisciare ai tuoi piedi» Sibilò, avvicinando le nocche alla mia guancia. Mi chiesi se fosse stato il momento di spaventarsi, se avessi dovuto urlare. Carezzò la mia pelle come se fosse stata un petalo fragile prima di aprire le dita lunghe sulle mie guance, stringendo. «Era quello che volevi?» Ingoiai il verso spaventato mentre faceva combaciare le nostre fronti. «Vedermi straziato dal desiderio di poter sentire la tua carne tra le dita e le bugie sulle tue labbra? Non dormo, fatico a stare da solo con i miei pensieri per il terrore di trovarti anche lì. È la mia condanna come fu quella di mio padre» ⋅•⋅⊰∙∘☽༓☾∘∙⊱⋅•⋅ Come si ricomincia a vivere dopo che si è stati spezzati? È una domanda che Anthea Ferris si chiede spesso nell'ultimo periodo. La città caotica dove è nata e cresciuta sembra non capire più i tempi della ragazza, in un via vai costante di rombi di motori e persone troppo rinchiuse nelle proprie vite per cercare di capire che Anthea ha bisogno che il tempo ora scorra lento, pesante come il sonno. Per questo forse trasferirsi nella brughiera irlandese con la famiglia di sua zia non sembra affatto una pessima idea. La foresta vicino alla sua nuova casa, però, ha sempre inquietato Anthea, sin da quando passava l'estate proprio persa tra quelle fronde. Non sa che proprio tra quegli alberi si nasconde il suo destino, che prende il nome di Morfeus. Il Re delle fate, infatti, vuole tener fede al patto di pace stipulato anticamente con gli umani e per farlo deve scegliersi una moglie e regina proprio tra di loro.