Conoscevo una ragazza dagli occhi così scuri da farti temere il buio, e così, profondamente, vuoti, da darti l'impressione di precipitarci dentro senza mai toccare la fine.
Conoscevo una ragazza che non parlava mai ma pensava sempre troppo, tanto da rimanere sveglia la notte e restare intrappolata nei meandri della sua mente di giorno.
Conoscevo una ragazza, stesa nel mio letto, con addosso una mia maglietta che le stava decisamente troppo grande, ed i suoi capelli aggrovigliati sulle spalle, le incorniciavano il volto in modo tale da non riuscire a smettere di guardarla e pensare a quanto fosse bella, con gli occhi ancora chiusi e spruzzati di sonno, senza trucco, rivelando la sua pelle chiara e le labbra screpolate socchiuse, mentre il suo corpo si abbassava e si alzava seguitando il ritmo dolce del suo cuore.
Conoscevo una ragazza. Non era perfetta, non come voleva lei, con le sue occhiaie livide che le cerchiavano gli occhi e le unghie mangiucchiate, irregolari, e sporche di sangue per le pellicine che si strappava coi denti, ma per me era bellissima.
Per me, era perfetta.
E fu in quel momento che lo realizzai; l'avevo lasciata andare, senza mai dirglielo, senza mai farle sapere come la vedevo io.
Conoscevo una ragazza, ma non la seppi salvare.
⭕️ATTENZIONE⭕️
Questa storia contiene scene di volgari; non leggete se siete troppo sensibili, grazie