Conoscevo una ragazza dagli occhi così scuri da farti temere il buio, e così, profondamente, vuoti, da darti l'impressione di precipitarci dentro senza mai toccare la fine.
Conoscevo una ragazza che non parlava mai ma pensava sempre troppo, tanto da rimanere sveglia la notte e restare intrappolata nei meandri della sua mente di giorno.
Conoscevo una ragazza, stesa nel mio letto, con addosso una mia maglietta che le stava decisamente troppo grande, ed i suoi capelli aggrovigliati sulle spalle, le incorniciavano il volto in modo tale da non riuscire a smettere di guardarla e pensare a quanto fosse bella, con gli occhi ancora chiusi e spruzzati di sonno, senza trucco, rivelando la sua pelle chiara e le labbra screpolate socchiuse, mentre il suo corpo si abbassava e si alzava seguitando il ritmo dolce del suo cuore.
Conoscevo una ragazza. Non era perfetta, non come voleva lei, con le sue occhiaie livide che le cerchiavano gli occhi e le unghie mangiucchiate, irregolari, e sporche di sangue per le pellicine che si strappava coi denti, ma per me era bellissima.
Per me, era perfetta.
E fu in quel momento che lo realizzai; l'avevo lasciata andare, senza mai dirglielo, senza mai farle sapere come la vedevo io.
Conoscevo una ragazza, ma non la seppi salvare.
⭕️ATTENZIONE⭕️
Questa storia contiene scene di volgari; non leggete se siete troppo sensibili, grazie
Un mondo ideale, dove la Corea del Sud sta finalmente accettando appieno le coppie gay, permettendo a tutti di vivere la loro vita senza sentirsi diversi. Un mondo dove perfino un idol vorrebbe poter vivere la sua storia d'amore alla luce del giorno, senza doversi nascondere dalle sue fan.
Tratto dalla storia:
"Sentii che mi alzava delicatamente la testa, aiutandosi poi mettendo due dita sotto il mio mento e aprii gli occhi, trovandomi davanti i suoi che mi guardavano con amore. In un secondo le sue labbra furono sulle mie, tanto veloci che quasi non ebbi il tempo di chiudere gli occhi a quel contatto. Incastro perfetto. Le sue labbra morbide come non mai che si modellavano perfettamente sulle mie, come due pezzi dello stesso puzzle, creati per completarsi l'un l'altro. Schiusi piano le labbra, spingendomi appena verso di lui, portando una mano sul suo collo, sentendo lui approfittarne per approfondire quel bacio. Sorrisi e lo lasciai fare, lasciando che un piccolo sospiro lasciasse le mie labbra, godendomi quel momento, sentendo anche lui sorridere sulle mie labbra. Accarezzai piano il suo collo, quando ci staccammo, mentre ci guardavamo negli occhi senza dire una parola, lasciando che fossero i nostri sguardi ad esprimere il nostro amore. Sospirai di nuovo, prima di posare un bacio sul suo naso e un leggero bacio a stampo sulle sue labbra, tornando al mio posto sul suo petto, mentre la mano scivolava dal suo collo, proprio sopra il suo cuore."